UN POSTO NEL MONDO
Edizione 2024
Comunicato stampa
“Un posto nel mondo – percorsi di cinema e documentazione sociale”, manifestazione nata nel lontano 2002, arriva alla 22ª edizione mentre il drammatico conflitto in Ucraina e la tragica situazione in medioriente non riescono a trovare ricomposizioni o almeno tregue e la guerra continua a colpire anche la popolazione civile. La costruzione della pace è lontana, gli organismi internazionali sono fermi e il rischio è di fare fare parecchi passi indietro sui fragili equilibri che reggono l’ordine mondiale. Nelle nostre città, invece, precarietà e bisogni di sicurezza, disagio sociale e indifferenza sono purtroppo dilaganti, e contribuiscono a consolidare ideologie pericolose e antidemocratiche.
Tempi cupi, ma non possiamo tirarci indietro, anzi dobbiamo rafforzare la consapevolezza che solo l’uso della ragione possa favorire soluzioni possibili. “Un posto nel mondo” trova anche qui, ora più che mai, le sue motivazioni e gli obiettivi più veri, nella realizzazione della pace e nel riconoscimento dei diritti di cittadinanza a livello globale. Partendo, necessariamente, dalla nostra quotidianità, dal nostro agire quotidiano, che ci fa segnalare e promuovere con coerenza anche la partecipazione alla Marcia per la Pace di mercoledì 20 novembre a Varese.
Le associazioni del volontariato, del terzo settore, le forze del lavoro sono in prima linea di fronte ai crescenti problemi della vita quotidiana, dove si riversano le conseguenze delle ingiustizie sociali e delle disuguaglianze. con un preoccupante aumento delle sofferenze e di malesseri sociali di ogni tipo: problemi che nelle nostre società occidentali spesso trovano insufficienti e contraddittorie risposte, ma che nei paesi più poveri vedono accrescere drammaticamente il bisogno di interventi e di aiuti umanitari.
Di fronte a questi scenari, come è possibile mettersi in gioco e contribuire a nuove prese di coscienza, al progresso civile, culturale e sociale delle nostre città? Nella nostra realtà locale, con “Un posto nel mondo” abbiamo cercato di dar vita a un progetto partecipato e condiviso, organizzato grazie agli incontri che si tengono durante l’anno e partendo dalle esperienze maturate ogni giorno dai promotori nel proprio settore specifico. Questa circolazione di conoscenze ed esperienze diventa momento informativo e formativo, quindi piccolo ma importante percorso politico, che tenta di coinvolgere e sensibilizzare tutto il pubblico grazie alle immagini e alla comunicazione audiovisiva. Il cinema, soprattutto, come veicolo di forte impatto, capace di coinvolgere ed emozionare come pochi linguaggi oggi riescono a fare, spesso sa rappresentare con forza la realtà che ci circonda e raccontare in modo efficace i cambiamenti in atto, le paure e le speranze di un mondo migliore. Un cinema libero, necessario, che ci aiuta, quindi, ad aprire bene gli occhi sulla nostra realtà.
“Un posto nel mondo”, progetto coordinato da Filmstudio 90 APS e promosso con ACLI, ARCI/UCCA e CGIL VARESE, si realizza in partenariato con il Comune di Varese e con il patrocinio di FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai, in collaborazione con Abbasso la Guerra ODV, Associazione 100venti, Cinema Incontro di Besnate, Cinema Sant’Amanzio di Travedona, CISL Varese, Fondazione La Sorgente, Coop. Lotta contro l’Emarginazione, CSV Insubria ETS, Mica Macho, nAzione umana, Oblò Teatro, Pane di Sant’Antonio ODV, Petali dal Mondo ODV, Refugees Welcome Varese, Comitato Ricordo Berlinguer, Women Empowerment Varese e Zona Franca. Un variegato mondo di forze attive nel sociale che si uniscono per dar vita anche quest’anno (dal 14 novembre al 10 dicembre) a un programma vario e articolato, che sa essere fonte di documentazione sociale ma senza disdegnare momenti di spettacolo.
Come sempre, non vogliamo dar vita a un festival racchiuso in pochi giorni, ma a un’iniziativa culturale che vuole coinvolgere tutto il territorio, sia in in sale cinematografiche che in spazi culturali polivalenti, e quest’anno raggiunge Varese, Besnate, Besozzo, Castelveccana, Sumirago, Tradate e Travedona. Film a soggetto e documentari inediti, reportages sui diritti umani e battaglie di impegno civile, indagini sul nostro presente e sulle ferite della Storia, in un progetto necessario che invita, ancora una volta, a partecipare e magari anche a prendere posizione. Le varie proposte che compongono il programma generale della rassegna avvicinano ambiti diversi: argomenti di grande attualità, sguardi sul lavoro, tematiche di respiro umanitario o legate ai diritti umani e battaglie di impegno civile. Oppure storie di integrazione che invitano a riflettere verso quali scenari deve indirizzarsi la nostra civiltà, a difesa delle minoranze e dei diritti di ognuno.
Come in passato, in alcuni eventi sono i registi stessi o professionisti dello spettacolo che partecipano alla proiezione e introducono le serate, mentre in tutte le situazioni sono presenti le associazioni che partecipano al progetto, rappresentanti del mondo del lavoro, operatori sociali, testimoni. Un catalogo gratuito con foto e schede dei film permetterà di orientarsi nel fitto calendario delle proiezioni e degli eventi.
La manifestazione prende il via giovedì 14 novembre al Cinema Teatro Nuovo con una serata all’insegna dei valori della partecipazione e della socialità: dopo un introduzione canora a cura di SoleVoci sarà proiettato Di lavoro canto, alla presenza del regista Alberto Valtellina. Il giorno dopo, a Travedona, proiezione del lucido e commovente Berlinguer – La grande ambizione, diretto da Andrea Segre e dedicato al grande leader politico.
Dopo una prima visione assoluta, in programma al Cinema Nuovo il 17 novembre (Io e il secco di Gianluca Santoni, che oscilla tra dramma e commedia), un’intensa settimana che connotata all’insegna della nonviolenza e al passaggio della Marcia della Pace a Varese: per la proiezione di Pluto (lunedì 18 novembre, alla Sala Filmstudio 90) sarà in collegamento il regista Renzo Carbonera, mentre a Travedona giovedì 21 novembre vedremo I bambini di Gaza, che racconta dell’amicizia tra un bambino israeliano ed un coetaneo palestinese, sullo sfondo del conflitto. Sempre a Travedona, proiezione con dibattito per il documentario Il popolo delle donne.
Il tema delle emigrazioni e della necessaria integrazione, che percorre il programma in numerose occasioni, è aperto venerdì 22 novembre da un incontro di presentazione del progetto Mentoring, a cura di Refugees Welcome Varese (presso Zona Franca), ma vede in cartellone il notevole The old oak di Ken Loach (a Castelveccana il 28 novembre) e una ricca serata al Cinema Nuovo di Varese, con la presentazione del libro In Inferna di Abdoulaye Ba seguito dall’inedito film Anywhere Anytime diretto da Milad Tangshir, che sarà presente in sala.
Il tema dell’integrazione ricorre anche in altri due serate, una a Castelveccana (con The old oak di Ken Loach), mentre a Varese, in collaborazione con Pane di S. Antonio, sarà proiettato Sì chef! E a Besozzo, in una proiezione dedicata alle scuole ma ricca di ospiti e aperta a tutti, arriva Io capitano, coinvolgente film di Marco Garrone.
Di particolare intensità anche il fine settimana presso la Sala Filmstudio 90 (dal 22 al 24 novembre) che vede in programma ben quattro film in prima visione: Uomini in marcia (con il regista Peter Marcias in collegamento), Taxi mon amour di Ciro De Caro e Real di Adele Tulli (con la presenza in sala dei registi) e Goodbye Julia, film sudanese applauditissimo al Festival di Cannes.
Ancora da segnalare la presenza del regista Michele Rho per la proiezione di Benvenuti in galera (a Varese il 2 dicembre), mentre l’attenzione ai temi dell’infanzia e dell’adolescenza trova eventi sia a Tradate, con il film L’estate di Cleo, che a Besnate, con l’originale film franco/belga Normale.