Presentazione edizione 2024
Il racconto della natura, tra impegno personale e responsabilità collettiva
Lo sguardo sul mondo che contraddistingue Di terra e di cielo – cinema, ambiente, natura e esplorazione, rassegna giunta alla 17.ma edizione, è quello che lega l’amore per la natura e la passione per l’ambiente a una riflessione critica e disincantata sulle contraddizioni della nostra modernità. Il bisogno di raccontare e coinvolgere sui temi dell’ambiente, dai monti e dai mari ai paesaggi urbani, e al contempo di affrontare la crescente emergenza ecologica, ha dato vita nel tempo a un percorso vivo, ricco di emozioni, di immagini, di nuove conoscenze da divulgare. Il cinema e il mondo della ricerca audiovisuale, infatti, che danno forza e struttura alla rassegna, sono veicoli potenti e possono catturare la nostra attenzione, diventando un ponte verso nuove consapevolezze per affrontare in modo partecipato e consapevole le sfide di oggi e del futuro.
Se invertire la tendenza dello sviluppo a ogni costo nella direzione che va verso un’economia più sensibile all’ambiente, se ridurre gli sprechi e modificare inutili stili di vita sono indicazioni sempre più necessarie per salvaguardare equilibri naturali fragili e minacciati, chiunque può contribuire, nella vita di ogni giorno, a costruire segnali e buone pratiche in campo ambientale. La scommessa si fa più dura, però, quando si cerca di passare dal gesto personale alle scelte condivise e alle corrette politiche ecologiche, che implicano ovviamente, anche su base locale, coraggiose prese di posizione e nuove regole. Un paradigma diverso, con nuovi parametri di misurazione economici, alla ricerca di un equilibrio differente anche nel binomio natura e sviluppo tecnologico.
La rassegna si propone quindi di avvicinare alle tematiche e allo spettacolo della natura seguendo molteplici percorsi, in grado di coinvolgere, incuriosire e appassionare tutto il pubblico: perché tutti noi abbiamo una grande responsabilità, soprattutto verso le nuove generazioni, che infatti con coerenza reclamano a voce alta concreti cambiamenti di rotta.
Di terra e di cielo anche nel 2024 prosegue nell’intento dichiarato fin dalle origini di mettere in rete cittadini, associazioni ed enti locali e avvicinare tutto il territorio alla ricerca di una corretta informazione e promozione culturale sui temi dell’ambiente e dell’ecologia, costruendo un ricco calendario diffuso a Varese e provincia, con inediti film a soggetto, documentari di grande impatto emotivo, testimonianze, reportages, spesso alla presenza degli autori o di professionisti del settore.
Vogliamo realizzare una manifestazione aperta e inclusiva, quindi, e non un festival, perché lo sforzo è quello di collegarsi a chi in campo naturalistico e ambientale è attivo tutto l’anno, e porta nell’organizzazione le proprie esperienze: un progetto che nasce dal basso, ma che viene realizzato in partenariato con il Comune di Varese e con il patrocinio di Università degli Studi dell’Insubria, Comune di Brinzio, Comune di Vedano Olona, Parco del Campo dei Fiori, Comunità Montana Valli del Verbano. La rete delle associazioni è composta da Filmstudio 90 APS, Legambiente Varese Onlus, Lipu Varese, ACLI, Animal Trip, Tutela Anfibi Basso Verbano odv, AAIG – Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, Yacouba, Greenpeace, Fridays For Future Varese, Cineteatro Santamanzio: un variegato mondo del terzo settore che ogni anno si connette agli enti locali e all’Università per dare forza a una iniziativa davvero senza confini.
La rassegna, che si dispiega a Varese, Azzate, Besnate, Brinzio, Cassano Magnago, Castelveccana, Cazzago Brabbia, Gornate Olona, Inarzo, Malnate, Morazzone, Sumirago, Travedona e Vedano Olona, prende il via il 9 maggio con un evento speciale, Musica per le galassie. Una serata all’insegna della fantascienza, dove estratti da classici della storia del cinema come 2001 Odissea nello spazio e Metropolis vengono riproposti con la musica dal vivo di Francesca Badalini e dei suoi Sincopatici. Il giorno dopo, sempre al Cinema Teatro Nuovo, dopo la presentazione delle mostre fotografiche a cura di Insight Foto Festival, dallo spazio profondo del cosmo si ritorna nella nostra realtà varesina, con la prima visione del documentario Varese Città Giardino, prodotto per Geo&Geo da Eugenio Manghi, Annalisa Losacco e Pino Farè.
Lo sguardo sul nostro territorio arriva subito a Brinzio dove si terranno tre appuntamenti di rilievo, domenica 11 con un evento coordinato da LIPU e CMVV dedicato al progetto “Bosco clima” e la proiezione del docufilm La quercia e i suoi abitanti, mercoledì 15 maggio con la festa per i 40 anni della creazione del Parco del Campo dei Fiori e domenica 26 maggio per un incontro dedicato ai prati stabili, con degustazioni a cura di Slowfood. A Cazzago Brabbia e Inarzo, serate dedicate ai nostri ambienti palustri il 18 e 24 maggio, a cura di Lipu e dell’Oasi di Inarzo, con le preziose testimonianze di uno degli ultimi pescatori del lago, Luigi Giorgetti, e del ‘professore della palude’ Angelo Daverio.
Se il film denuncia dell’anno è senz’altro Food for profit (sarà presentato a Travedona, Besnate e Varese), altri reportage mettono più di un dito nelle piaghe dell’incuria umana nei confronti del pianeta, a cominciare del pericolo che arriva dalla plastica, al centro delle indagini di Manuel Camia, che presenterà alla Sala Montanari di Varese i suoi Plastic River e Montagne di plastica. A Vedano Olona (grazie al sostegno di LATI spa) arriva invece l’applaudito Bigger than us, che descrive l’impegno ecologico delle giovani generazioni, mentre a Morazzone sarà proiettato il film di animazione Ainbo per avvicinare alle tematiche ecologiche anche i più piccoli.
Sarà invece il regista Gianfilippo Pedote che presenterà in sala, al cineclub Filmstudio 90, l’inedito film di fiction Il soldato Peter, interpretato da Ondina Quadri e Peppe Servillo e ambientato nel 1918 sull’altopiano di Asiago. Tre le repliche di questo film, nello stesso ricco week end che vedrà nella sala di via De Cristoforis anche tre proiezioni del film Afrin nel mondo sommerso, diretto da Angelos Rallis e ambientato tra i monsoni devastanti del Bangladesh. Il film affronta anche il tema dei cambiamenti climatici, di crescente attualità, ed ha giustamente ispirato l’immagine di copertina della nostra rassegna.
Segnaliamo ancora il programma di sabato 25 maggio, dedicato ad un incontro con due maestri del cinema documentario, Nene Grignaffini e Francesco Conversano, dal titolo “Dal cinema del reale al cinema di poesia”. Attraverso estratti dei film da loro diretti racconteranno i percorsi che, attraversando i territori del reale e dell’immaginario, li hanno portato a raccontare la Cina, l’India, gli Stati Uniti, le megalopoli del mondo ma anche microcosmi legati alla poesia e alla letteratura. A seguire, aperitivo con i registi e proiezione dell’ultimo loro lavoro, Un paese ci vuole. Zavattini, Luzzara e il Po.
Ma le suggestioni non finiscono qui. Il fitto calendario presenta altre numerose prime visioni, come ad Azzate (Earth protectors), Sumirago (Fertile, omaggio alle donne che lavorano la terra) e Malnate (con il film Cielo aperto, ambientato a Venezia), mentre sarà a cura del CAI la serata dedicata al senso del cammino e alla via Francisca del Lucomagno, con la proiezione di A passo d’uomo.
Doppia proiezione per un film mongolo, L’ultima luna di settembre (a Travedona e Castelveccana) e spazio anche per la prima donna sherpa in Pasang – All’ombra dell’Everest, proiettato nella nuova sala polivalente di Gornate Olona.
A inizio giugno, ancora due serate ai Giardini Estensi, con un documentario intimo e immersivo prodotto da Wim Wenders e Liv Ullmann, La canzone della terra (preceduto dal corto di Marco Tessaro sulla riserva naturale dei Bordighi), e con il fortunato film di fiction Un mondo a parte. Ultimo evento ancora a Varese, il 7 giugno, quando arriva Edoardo Morabito che presenta il suo coraggioso L’avamposto, che ci porta a sognare e lottare per il futuro della foresta brasiliana.